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domenica 31 maggio 2009

TGblog: quinta edizione

ROMA: “PIANO GIOVANI”, SITO WEB CONTRO IL BULLISMO
Con la delibera approvata dalla giunta, su proposta dell'assessore capitolino alla Scuola e alle Politiche giovanili, Laura Marsilio, si prevedono finanziamenti per 439.614,80 euro, il 20% del finanziamento regionale per il 2007-2008. «Siamo in ritardo di due anni, per questo il finanziamento è biennale - spiega la Marsilio - i fondi serviranno per la creazione e la promozione di spazi per i giovani con lo scopo di favorirne l'aggregazione». Si pensa ad esempio ai centri sportivi, culturali, musicali o teatrali. Per il mondo del lavoro si prevedono incentivi per l'accesso al credito delle imprese per i giovani, mentre verranno messe in campo diverse iniziative per contrastare il fenomeno del bullismo. «Pensiamo a un portale web anti-violenza in collegamento con il sito di "Informagiovani" - annuncia ancora la Marsilio - dove si avrà la possibilità di dialogare e anche di garantire un supporto psicologico ai ragazzi vittime di fenomeni di bullismo».


ITALIA: PAYPAL TOCCA QUOTA 3 MLN DI CONTI
PayPal festeggia i 3 milioni di conti in Italia che corrispondono circa al 60% degli acquirenti on line nel nostro Paese. Anche i dati consuntivi del 2008 sull’eCommerce in Italia, rilevati dal Politecnico di Milano, confermano PayPal al secondo posto fra gli strumenti di pagamento con una quota che si attesta al 13% delle transazioni effettuate online nel 2008 in crescita rispetto al 10% del 2007.


PUBBLICITÀ: EURONICS SCEGLIE YOUTUBE
Euronics annuncia che a partire dal 2 giugno avrà inizio la propria campagna pubblicitaria su YouTube. Pianificata fino a fine anno, la campagna coinvolgerà sia l’homepage della community con il nuovissimo formato "masthead" sia le sezioni interne con un formato banner. Euronics è la prima e unica catena di elettronica in Italia ad aver selezionato la soluzione masthead per la propria attività di comunicazione, puntando non solo sulla forte visibilità del formato, ma anche sulla completezza di informazioni che questo è in grado di veicolare agli utenti della community. Direttamente dalla home page di YouTube, al di sotto della barra di navigazione, sarà infatti possibile visionare i prodotti in offerta, sfogliare il volantino promozionale e guardare il video della campagna Euronics.


TORINO: OSCURATI SITI TERRORISTICI
La Digos e la polizia postale di Torino hanno oscurato due siti internet e blog che inneggiavano alla Jihad (guerra santa islamica). A gestirli dal Senegal, secondo la polizia, erano l'ex Imam di Carmagnola (Torino), Abdul Qadir Fall Mamour, espulso dall'Italia cinque anni fa, e la moglie, Barbara Farina. Già nell'ottobre nello scorso anno altri quattro analoghi siti erano stati scoperti e oscurati dalla polizia.


BUENOS AIRES: L’ARRIVO DELLE BALENE IN DIRETTA SUL WEB
Come ogni anno, in questi giorni arrivano sulle coste della provincia di Chubut le balene franche australi: un vero spettacolo della Patagonia argentina, che sarà trasmesso in streaming su internet. I grandi cetacei, che ogni anno si portano sottocosta nelle baie patagoniche per accoppiarsi, partorire e svezzare i propri piccoli, attirano sempre un grande pubblico di turisti provenienti da tutto il mondo. Come avviene da ormai tre anni, chi vorrà assistere al fenomeno potrà collegarsi ad una pagina web allestita dall'amministrazione di Chubut. Sono già infatti state attivate le webcam che inquadrano l'oceano e che nel corso del weekend trasmetteranno l'affascinante arrivo delle balene «in buona qualità video ed audio», hanno precisato i responsabili dell'amministrazione.

sabato 30 maggio 2009

TGblog: edizione straordinaria

GOOGLE WAVE: PIATTAFORMA COLLABORATIVA OPEN SOURCE
E-mail e messaggistica, documenti di lavoro, foto e mappe su una sola piattaforma a disposizione di un gruppo di utenti. È il futuro di Google. Il progetto si chiama Wave ed è stato presentato alla conferenza degli sviluppatori di Google. Ancora in fase di creazione, Wave consentirà a singoli gruppi di utenti di comunicare e collaborare. I membri potranno scriversi in tempo reale, condividere mappe, foto, video e documenti di testo su uno spazio unico e comune.

TGblog: quarta edizione

USA: OBAMA DICHIARA GUERRA AGLI HACKER
Barack Obama dichiara guerra agli hacker. Il presidente degli Stati Uniti ha annunciato oggi l'intenzione di nominare un coordinatore per la sicurezza informatica, che fara' parte dello staff che si occupa della sicurezza nazionale. «La minaccia cibernetica e' una delle sfide piu' serie sulla sicurezza che la nazione deve affrontare», ha detto Obama parlando alla Casa Bianca. Il piano dell'amministrazione Usa giunge dopo numerosi episodi di violazione subiti dai computer americani da parte di spie industriali ed hacker, che Washington ritiene spesso coperti dai servizi di sicurezza stranieri, come quelli di Russia e Cina.


MURDOCH: «ECCO COME VI FARÒ PAGARE IL WEB»
«Un sistema per far pagare c'è. Lo stiamo mettendo a punto, ma si tratta di immaginare delle forme incrociate di pagamento, prodotti ad hoc, magari mirati su una microdistribuzione e pacchetti multipli per altre categorie di pubblico...». Chi parla è Rupert Murdoch; lo incontriamo a Carlsbad, ai margini del convegno «D: All Things Digital», dedicato all'informazione ai tempi di internet. Il tema dominante di questo convegno occupa da tempo il dibattito sui media: come evitare la "pirateria" dei giornali tradizionali sulla rete e come tradurre in reddito "digitale" il "content" dei prodotti cartacei.


G8: SITI PEDOPORNOGRAFICI AL BANDO
La creazione di apposite "blacklist" in ambito G8 dei siti internet pedopornografici potrebbe costituire uno strumento efficace per ostacolare la navigazione verso gli indirizzi web che ospitano contenuti pornografici riguardanti i minori. È l'orientamento che emerge tra i ministri della Giustizia e dell'Interno impegnati nel vertice di Roma. In particolare, si fa strada l'ipotesi che le liste nere dei siti pedopornografici potrebbero essere gestite da organizzazioni internazionali come l'Interpol in modo da assicurare un'adeguata prevenzione del fenomeno.


WEBSENSE: STUDIO SULLA SICUREZZA DEL WEB 2.0 IN AZIENDA
Websense ha condotto un'indagine, che ha coinvolto 1.300 responsabili It di aziende di dieci paesi compresa l'Italia, per valutare il modo in cui il web 2.0 viene percepito negli ambienti di lavoro. L'obiettivo era testare il loro livello di comprensione delle tecnologie web 2.0 e valutare l'adeguatezza del livello di sicurezza delle aziende. Dallo studio emerge che il 95 per cento degli intervistati permette ai dipendenti di accedere ad alcuni siti e applicazioni web 2.0 e il 62 per cento considera il web 2.0 un supporto necessario per il proprio lavoro. I dipendenti rivendicano un maggior utilizzo del web 2.0 sul luogo di lavoro.


AREZZO: STORIA DI UNA BLOGGER DI 86 ANNI
Ha 88 anni e per sentirsi meno sola, in quella sua casa tra i boschi del Casentino, a Gabella (Comune di Castel San Niccolò), Nedda tiene un blog (http://neddagottardi.splinder.com/). Racconta storie, parla di letteratura, a volte dà piccoli consigli, mette in fila qualche ricordo, dialoga con chi commenta e scrive sulle sue pagine. È così da quattro anni: «Mi fa sentire viva, mi tiene attaccata al resto del mondo» dice lei che è un’insegnante elementare in pensione.

venerdì 29 maggio 2009

TGblog: terza edizione

ANNIVERSARIO: I 10 ANNI DEL BLOG
Ha dieci anni o dodici? Dieci da quando Peter Merholz scrisse, maggio 1999, "we blog", inteso come noi blogghiamo, sulla fascia laterale del suo sito. E in quel momento il gergo tecnologico si fece verbo nell'uso comune e nei vocabolari, oltre che sostantivo ("weblog"), com'era già. Da quando, dodici anni fa, forse quindici, i pionieri avevano cominciato a sperimentare un modo per "auto pubblicarsi" i loro testi e foto senza chiedere permesso a nessuno. Dieci anni e più di 150 milioni di blog più tardi, il mondo si è "blog-formato" senza saperlo. Ci siamo abituati a siti che dettano la legge del gossip, alla Cina che litiga nei blog, e dove i blogger sono arrestati, all'Iran dove qualcuno di loro è morto in carcere. E ai blog che si trasformano in giornali - qualcuno chiama ancora così l'"Huffington Post", una corazzata da 50 collaboratori e passa.


MICROSOFT LANCIA BING, MOTORE DI RICERCA ANTI-GOOGLE
Microsoft rilancia la sfida a Google sul terreno dei motori di ricerca, lanciando Bing, che gia' propone sul portale Msn in Usa. Steve Ballmer, ad della societa', ha presentato Bing in anteprima a una conferenza sul futuro digitale organizzata dal Wall Street Journal, in vista del debutto pubblico previsto per il 3 giugno. Il motore di ricerca si presentera' su una nuova pagina web (http://www.bing.com/) e permettera' di vedere in anteprima le pagine web, prima di aprirle.


CONTRO POTENTI E NUOVI RICCHI, IN CINA È RIVOLTA ONLINE
Passa per Internet la nuova protesta dei cinesi contro la nomenklatura. La mobilitazione prende spunto anche da fatti di cronaca nera, che rivelano il risentimento popolare verso i potenti. La cameriera di un karaoke-bar uccide a pugnalate un avventore che la molestava sessualmente; la polizia l'arresta ma il popolo di Internet prende le sue difese quando apprende che il cliente ucciso era un gerarca locale del partito comunista. In un altro caso la polizia ha dovuto fare un imbarazzato dietrofront dopo avere rilasciato un rampollo di buona famiglia che al volante della sua fuoriserie aveva ucciso un pedone sulle strisce; anche qui è il furore sui siti online che ha messo a nudo la corruzione dei poliziotti. E a Nanchino quando la polizia ha pestato una studentessa, i suoi compagni si sono mobilitati grazie a Twitter e ai blog.


IN ITALIA 21, 2 MILIONI DI UTENTI WEB
Nel mese di aprile 21,23 milioni di italiani hanno navigato sul web, trascorrendo in media 19 ore in rete e visitando 1.790 pagine. I dati emergono da un rapporto di ComScore, che ha preso in esame 17 Paesi europei. Per numero di utenti unici l'Italia e' quinta in Europa. Prima la Germania, con 40 milioni di utenti che in media ad aprile hanno navigato per 22 ore e aperto 2.601 pagine. Seguono Gb (36,82 milioni, 2.482 pagine e 29 ore), e Francia (36,35 milioni, 2.791 pagine, 28 ore).


INTERNET: BRUNETTA, NO A USO PRIVATO SUL LAVORO
Internet, per i dipendenti pubblici, puo' essere una valida risorsa ma anche creare guai, perfino all'amministrazione. Cosi' il ministro per la Pubblica amministrazione Renato Brunetta ha preso carta e penna, dando le direttive sull'utilizzo della rete e della posta elettronica sul luogo di lavoro e invitando i lavoratori a non 'navigare' per motivi privati. Secondo queste regole, chi lavora deve stare attento a non abusare della rete, in modo da non venir meno ai propri doveri, ma anche per non creare guai all'azienda. Il documento ricorda che i dipendenti hanno "l'obbligo, sancito da norme di legge (anche di rilevanza penale) e di contratto, di adottare comportamenti conformi al corretto espletamento della prestazione lavorativa e idonei a non causare danni o pericoli ai beni mobili e agli strumenti a essi affidati".

martedì 26 maggio 2009

TGblog: seconda edizione

MUSICA, LICENZA UE PER VENDITA WEB
Bisogna abbattere le barriere al libero acquisto di musica online in Europa. E' l'appello della commissaria Ue Neelie Kroes. Bruxelles rilancia la proposta di una licenza europea, mentre tra i colossi della distribuzione di musica digitale, Emi ha accettato di affidare la gestione delle licenze del proprio repertorio all'EEA, il mercato unico europeo. Oltre alla francese Sacem, Apple valuta l'ipotesi di rendere accessibili i contenuti di iTunes a tutti gli utenti europei.


CANZONE PRO ABRUZZO SU WEB, SCATTANO LE DENUNCE
La GdF ha denunciato tre persone che avrebbero diffuso illegalmente su internet la canzone di beneficenza per la ricostruzione in Abruzzo. La diffusione abusiva del file della canzone - Domani 21/4.2009, scritta da Mauro Pagani del gruppo Pfm e interpretata da 56 cantanti italiani - secondo la Sugarmusic di Caterina Caselli che l'ha prodotto, ha comportato un danno stimato di almeno un milione di euro. In proiezione la cifra potrebbe superare i due milioni.


FLORIDA STUDIO: DAL BLOG AL CINEMA
Il 20 dicembre del 2004 Simone Tolomelli, meglio noto come Sasaki Fujika scrive un post dal titolo Yo soy un hombre humilde. Il testo colpisce Vito D’Onghia che inizia a pensare di tirarne fuori qualcosa, ma la cosa inizia a prendere forma con l'arrivo di Lorenzo Giordano. Con un budget di 173 euro (comprensivo delle pizze e delle birre) i tre realizzano il cortometraggio, intitolato Florida [Studio]. Nato sul web il corto non può che continuare a vivere in rete. Il trailer e i video di backstage li potete vedere su YouTube, le foto dal set su Flickr e il corto può essere visto direttamente sul sito del progetto. Il progetto piace e, visto anche l'approccio comunicativo, inizia a diventare un piccolo buzz che si diffonde per il web. Ora è un tormentone.


IL WEB BATTE LE "CONIGLIETTE", PLAYBOY IN VENDITA
La crisi economica e Internet, ormai fonte principale e sopratutto gratuita di materiale pornografico, hanno portato la testata a perdere 13,7 milioni di dollari nei primi 3 mesi del 2009 spingendo il fondatore della rivista Hugh Hefner a mettere in vendita la sua creatura. E tra i possibili acqurente spunta il nome della Virgin Media.


IRAN: RIAPERTO FACEBOOK DOPO 3 GIORNI DI BLOCCO
Le autorita' iraniane hanno ripristinato l'accesso a Facebook dopo tre giorni di blocco e a 24 ore dalle dichiarazioni di Ahmadinejad, che aveva smentito la censura imposta fino alle presidenziali del 12 giugno. La misura restrittiva aveva penalizzato soprattutto il candidato riformista Mir Husein Mousavi, principale rivale di Ahmadinejad, che utilizzava il social network per promuovere la sua piattaforma programmatica per conquistare voti soprattutto tra i giovani e le donne.

lunedì 25 maggio 2009

TGblog: prima edizione

NYTIMES RISCOPRE IL FOTOGIORNALISMO CON BLOG LENS

A pochi giorni di distanza dal lancio del nuovo servizio Times Wire, la versione online del New York Times ha avviato un nuovo interessante servizio per attrarre un maggior numero di lettori sulle sue pagine, magari disposti a cliccare ogni tanto sugli indispensabili annunci pubblicitari.
Lens è il nuovo blog del NYT interamente dedicato a una categoria particolare del giornalismo, talvolta trascurata o sottovalutata: il fotogiornalismo. Attraverso le pagine della nuova sezione del portale ogni utente ha la possibilità di visualizzare le foto più interessanti pubblicate dal giornale, venendo anche a conoscenza di alcuni retroscena sulla loro realizzazione. Oltre alla galleria fotografica, il blog prevede infatti una valida sezione per ottenere maggiori informazioni sui singoli scatti e per imparare magari qualche trucco del mestiere da alcuni dei più validi fotogiornalisti nel panorama internazionale. Alcune foto sono anche corredate da un breve filmato, che in pochi secondi illustra ciò che è accaduto poco prima e poco dopo lo scatto del fotoreporter. Tra i più interessanti spicca senza ombra di dubbio il retroscena filmato di una fotografia realizzata alla Casa Bianca alla presenza del presidente Obama e del vicepresidente Biden. Il filmato illustra, attraverso la prospettiva del fotogiornalista, l’arrivo nella stanza scelta per immortalare i due massimi rappresentanti delle istituzioni USA, il momento dello scatto e l’invito dei responsabili del cerimoniale ad abbandonare rapidamente e ordinatamente lo scenario della foto. In futuro i gestori di Lens non escludono la possibilità di rendere maggiormente partecipativa l’esperienza degli utenti sulle pagine del blog. Ciò potrebbe consentire ai lettori del NYT di diventare per una volta fotoreporter per la celebre testata statunitense. Per alcuni lo scoop potrebbe essere dietro l’angolo…


LE 10 RICHIESTE DELLE MAMME BLOGGER AL GOVERNO

Durante i lavori del Mam Camp 2009, le donne blogger hanno fatto forza comune per alzare la voce e hanno presentato alla Consigliera Nazionale per le Pari Opportunità, Alessandra Servidori, consulente del ministro del Lavoro Maurizio Sacconi, il decalogo delle loro richieste per il governo. Si tratta di un documento-sondaggio condiviso dalla community di FattoreMamma per Mam2009, dal titolo significativo "I sogni son desideri". Ecco le priorità per le mamme blogger: interventi a sostegno di forme organizzative per la flessibilità (part time, telelavoro, flessibilità orari, job sharing e congedi) che non penalizzino la qualità del lavoro delle mamme; incentivi per aziende che supportano le lavoratrici mamme (strumenti di politica fiscale per aziende che assumono mamme e premi per quelle che attuano politiche di conciliazione lavoro-famiglia); introduzione del quoziente familiare o altri strumenti fiscali a vantaggio delle famiglie (come voucher e bonus bebé); una campagna di comunicazione contro ogni forma di mobbing post-gravidanza e fondi per la creazione di asili nido. Questi i primi cinque punti del decalogo di richieste, che include anche prestiti d'onore a favore della piccola impresa femminile, una normativa sui nidi di condominio da rendere operativi al più presto, fondi e politiche sociali per l'assistenza ad anziani e disabili, incentivi per le aziende che incoraggiano il congedo familiare per i papà, banda larga su tutto il territorio nazionale a costi contenuti per incentivare l'uso del web come leva imprenditoriale per le mamme e come strumento di networking e aggiornamento. E "last but not least": diminuire la burocrazia per usufruire delle misure di incentivazione dell'imprenditoria femminile già esistenti.


MUORE LA "NONNA DEI BLOGGER"

María Amelia López, meglio conosciuta come "la nonna dei blog", è morta all'età di 97 anni nella località galiziana di Muxía , secondo quello che riportano diversi mezzi di comunicazione. La "blogger universale", come la donna amava definirsi, suscitò l'attenzione degli appassionati del web di tutto il mondo e di tutte le età con il suo blog amis95.blogspot.com/, sul quale cominciò a scrivere quando suo nipote glielo regalò per il suo 95esimo compleanno. María Amelia, che fu anche riconosciuta come la blogger più anziana del mondo, scriveva dei più disparati argomenti, dalla sua infanzia alla politica, dalla Guerra Civile alla sua terra, la Galizia. Ebbe anche il piacere di conoscere il presidente del consiglio spagnolo José Luis Rodriguez Zapatero, del quale era grande sostenitrice, che la esortò a continuare a scrivere sul suo diario online. Nata a Muxía il 23 dicembre del 1911, María Amelia era solita incitare, dalla rete, le persone più anziane ad utilizzare le nuove tecnologie, con le quali disse di essere ringiovanita di almeno 20 anni e di aver conquistato migliaia di amici in tutto il mondo.Il blog della donna galiziana ha vinto anche il premio Bobs 2007 come miglior blog spagnolo.
LIQUIDA, IL NUOVO PORTALE ITALIANO D'INFORMAZIONE
Da oggi su Liquida, il portale di informazione user generated del gruppo Banzai (terzo operatore web in Italia), è attivo il nuovo algoritmo di analisi che consente di ricercare fra più di 1.600.000 di articoli pubblicati da oltre 13.000 blog.L'algoritmo genera risultati analizzando, oltre che la rilevanza del contenuto rispetto alla ricerca effettuata, anche la contemporaneità e, soprattutto, la qualità del medesimo.La homepage del portale à stata rinnovata e adesso offre ogni giorno i principali temi caldi trattati dalla blogosfera, selezionati dalla redazione di Liquida e "auto composti" grazie all'algoritmo di analisi dei contenuti.Per ognuno dei temi selezionati l'algoritmo propone ai lettori un occhiello redazionale, l'articolo ritenuto più rilevante, i tag relativi, altri post inerenti e quattro contenuti multimediali (immagini e video).Il portale adesso è suddiviso anche in categorie e sottocategorie editoriali, le cui homepage riportano - con la stessa logica della homepage di portale - gli argomenti più rilevanti del momento.A breve sarà possibile ricercare fra i post di categoria, post indicizzati tramite l'utilizzo di tecnologie semantiche, sviluppate in collaborazione con Expert System, la società europea leader in questo campo."L'interfaccia e la struttura sono quelle dei portali e dei grandi siti di informazione, ma il cuore pulsante è il lavoro appassionato di blogger indipendenti che producono contenuti di qualità e per i quali Liquida è una vetrina per farsi conoscere da un pubblico sempre più ampio", dichiara Gabriele Lunati, responsabile editoriale del portale. "Liquida dimostra in maniera definitiva che la blogosfera à una significativa fonte complementare per informarsi e intrattenersi in Rete"."Liquida porta la blogosfera a tutti gli utenti della Rete, proponendosi come un grande portale di informazione, realizzato tramite un sofisticato algoritmo di analisi dei contenuti al servizio del lavoro appassionato di migliaia di blogger - spiega Andrea Santagata, Fondatore di Liquida e Responsabile marketing di Banzai. "Questo genere di informazione è molto interessante non solo per la quantità enorme dei temi ogni giorno trattati dai blog, ma perch` l'insieme crea uno straordinario crogiuolo di punti di vista, approfondimenti e opinioni, disparati e a volte inaspettati"."Il nostro obiettivo" - continua Santagata - "non à soltanto quello di offrire un'esperienza unica di informazione ai navigatori italiani, ma anche quella di far scoprire il meglio della blogosfera. Il milione e cinquecentomila utenti unici che ad aprile hanno utilizzato Liquida, hanno visitato in massa i blog recensiti per leggere le versioni complete degli articoli. Una linfa di traffico per aiutare i blogger italiani a raggiungere nuovi lettori. Questa è una delle strade percorribili per avvicinarci culturalmente ai livelli di utilizzo della Rete come mezzo informativo già riscontrabili in altri Paesi punti di riferimento in Europa".


I DIECI COMANDAMENTI DELLA RETE BY SKUOLA.NET
10 pericoli per i teenager che navigano in internet, 10 consigli per evitarli: Skuola.net vi presenta un decalogo per usare internet e i social network senza alcun rischio, divertendosi e conoscendo tanti nuovi amici. Un regalo per voi in occasione della Settimana Nazionale della Sicurezza in Rete 2009, un'iniziativa promossa da SicuramenteWeb, Polizia Postale, Skuola.net, Abilad e Unione dei Consumatori.
1. Attenti all’identità: nella vita reale, se qualcuno si maschera puoi accorgertene subito. In Rete è molto semplice assumere identità diverse da quella vera. Quindi non dare mai indirizzi, numeri di telefono o altre informazioni che ti rendano rintracciabile a persone che non hai già incontrato nella vita reale.
2. Pedofili nascosti: se ti trovi in un sito dedicato ai giovani e incontri un adulto, sii prudente. Cosa ci fa un adulto sul sito dove si aiutano gli studenti a svolgere i compiti? Se ti contatta, fai attenzione ai tuoi dati personali e agli appuntamenti.
3. Pornografia verbale: esistono forum per ragazzi dove si discute sul sesso usando un linguaggio esplicito. In questi luoghi è più facile incontrare persone che hanno secondi fini, quindi è meglio evitarli.
4. Appuntamenti al buio? No grazie: molti ragazzi vogliono incontrare gli amici virtuali. Se anche tu ne hai voglia, prendi appuntamenti in luoghi molto frequentatati e fatti sempre accompagnare. Infine non dimenticarti di avvertire i tuoi genitori su orario e luogo dell’incontro.
5. Stalking: se qualcuno ha il tuo numero di telefono, conosce il tuo indirizzo di casa, sa dove vai a scuola o in palestra, può usare questi dati per intromettersi in maniera molesta nella tua vita privata.
6. Cyberbullismo: in Rete è facile diventare bulli, non serve la violenza fisica. Un fotomontaggio che ti ridicolizza può farti star male se lo vedono i tuoi amici. Se qualcuno apre un gruppo sul tuo social network con lo scopo di prenderti in giro, potresti rimanerci molto male. Se sei una vittima di questi comportamenti, segnala gli abusi ai gestori del sito dove si trova il materiale.
7. Furto di identità: se un ladro ti ruba il passaporto, difficilmente potrà usare la tua identità. Ma se qualcuno conosce username e password, può usare indisturbato il tuo nome e la tua faccia virtuali. Perciò usa password complesse (es. numeri e lettere) e imposta domande di “recupero password” a cui solo tu sai dare una risposta.
8. Violazione della privacy: le informazioni che ti riguardano sono di tua proprietà. Perciò se trovi una foto o un video che ti riguardano su internet, ma non sei d’accordo, puoi segnalare l’accaduto ai gestori del sito dove si trovano questi contenuti.
9. Livelli di Privacy: i social network ti permettono di scegliere le persone a cui mostrare il tuo profilo. Ricordati di impostare sempre i “livelli di privacy” affinché i tuoi dati non siano mai pubblici.
10. Evasione dalla realtà: esagerare con le relazioni virtuali può isolarti dal mondo reale. Non stare troppe ore al pc, esiste ancora la vita reale.

venerdì 22 maggio 2009

Cremona: meglio le tre T delle tre W

Cremona online - Dalle mie parti (bassa cremonese) non c’era certo bisogno che Murdoch sbottasse (“giornali online a pagamento entro un anno”) per convertire le testate cartacee in siti web a pagamento. Anzi, a Cremona il problema non si è proprio mai posto: a differenza delle province limitrofe (Parma e Mantova su tutte), sotto il Torrazzo l’informazione non è mai stata gratuita. Attualmente in edicola troviamo due quotidiani locali: la Provincia e la Cronaca. Entrambe le testate hanno acquisito da qualche anno uno spazio web, senza però prevedere una reale traduzione del giornale cartaceo in un prodotto multimediale.

La Provincia - È il quotidiano più longevo (fondato nel 1947) del territorio cremonese, il più diffuso ed il più venduto. Utilizza il web come una tradizionale locandina da edicola: offre gratuitamente solo i titoli delle prime pagine del giornale (nelle sue due versioni: Cremona e Crema) e stop. Per leggere gli articoli bisogna abbonarsi al servizio e scaricare quindi i *.pdf delle pagine che compongono la versione cartacea.


La Cronaca - Idem con patate. Tratta il web come la Provincia, fatta eccezione per una sola variante: l’homepage del sito, invece di elencare i titoli, ospita direttamente le prime pagine del giornale cartaceo (nelle sue varianti: Cremona e Piacenza). I contenuti, anche in questo caso, non vengono resi multimediali, bensì abbonandosi al servizio possono essere scaricati nello stesso formato (*.pdf) inviato dai tipografi (coloro che aggiornano anche il sito) alle rotative. A differenza della testata concorrente, la Cronaca offre in più la possibilità di consultare l'archivio ed ha una sezione dei contatti molto più dettagliata.


In soldoni - Non c’è bisogno di fare i conti in tasca alle due testate cremonesi per dire che entrambe non hanno ancora previsto un impegno (economico, di tempo e di personale) sul web. Non esistono redazioni che si occupano dei siti, prima di tutto per questioni di comodo: perché sprecare fatica e denaro in internet quando gli unici introiti arrivano dalle vendite in edicola? Ovviamente è una provocazione (fin troppo provincialotta) che punta il dito contro una realtà ancorata al cartaceo e impossibilitata ad informarsi gratuitamente su internet.

Varie ed eventuali - Un barlume d'informazione locale gratuita potrebbero accenderlo Cremonanet.it e CremonaOnLine.it: peccato che siano solo uno specchietto per le allodole in cerca di notizie e fungano il primo da autopromozione turistica, il secondo come portale cittadino e intermediario per gli inserzionisti de La Provincia, a cui rimanda per l'informazione locale. In pratica, siamo daccapo. Altro che tre W (World Wide Web), a Cremona di triplo si conoscono soltanto le T: turòon, Turàas e tetàs. Ai posteri l'ardua traduzione.

giovedì 21 maggio 2009

America: non è un paese per vecchi (giornali)

Precocità - Una cosa è certa: non ci sarà un digital divide fra Europa e America, ma un internet divide fra Stati Uniti e resto del mondo (fatta eccezione per alcuni casi britannici) c'è eccome. Ed esiste dall'alba dei tempi di internet: predisposizione alle new technologies e possibilità di sfruttamento della banda larga (con largo anticipo rispetto ai tempi giurassici con cui, ad esempio, si è mossa l’Italia) hanno piazzato vent'anni fa gli U.S.A. in testa al progresso telematico planetario. L’approccio col web risulta differente anche solo comparando i siti d’informazione del vecchio e nuovo continente: nel primo caso l'interazione con l'utente è un must, nel secondo resta ancora un optional.

L'antico moderno - In crisi economica da anni, The New York Times resta (per contenuti) il giornale più blasonato e premiato d’America (se non del mondo). Primato che si traduce nell'era digitale in una versione web dalle prerogative sconosciute in gran parte d'Europa. La forza di nytimes.com sta nel lavorare sulla rete proprio come su carta. A partire dall’impostazione grafica che, a differenza degli altri giornali online, vuole ripercorrere quella cartacea, nel tentativo di assimilare la navigazione del sito alla lettura in pagina del quotidiano. Del cartaceo conserva anche la redazione (basti pensare alle innumerevoli firme che danno autorevolezza ad ogni articolo) e i contenuti: nella sezione today’s paper possiamo consultare ogni singola notizia uscita in edicola. (Provate a trovare almeno un giornale italiano che faccia altrettanto?! Gratuitamente s'intende..). La preponderanza del testo è evidente ma non invasiva o appariscente. La semplicità e la chiarezza della costruzione hanno un preciso obiettivo: facilitare la navigazione dell’utente che può approfondire (senza abbandonare il sito) ogni contenuto grazie ad un’attenta verticalizzazione della notizia. Non solo: le possibilità offerte dal mezzo vengono sfruttate appieno, tanto da prevedere la completa interazione con un lettore attrezzato e perciò partecipe (commenti e blog non mancano all’apertura di qualsiasi articolo). Infine, l’utente contribuisce indirettamente a generare la gerarchie delle notizie: esiste infatti una sezione dedicata alla popolarità degli articoli che spazia fra i più letti, i più bloggati, i più spediti e, ovviamente, i più ricercati nel giornale.


Il nuovo che avanza - Riduttivo e fuorviante definirlo giornale online, huffingtonpost.com potrebbe costituire il futuro dell’informazione (e perché no dell’imprenditoria). Nato nel 2005 come giornale liberal della rete, è riconducibile ad un aggregatore di post firmati da blogger di varia estrazione (si va dai collaboratori più celebri ai comuni cittadini) conditi, anzi fortificati da articoli di fonti autorevoli o istituzionali. Una sorta di specchio dei tempi con cui l’informazione tradizionale dovrà confrontarsi a breve termine anche in Europa. Notizie e commenti fanno la fortuna di questo giornale del nuovo millennio, concepito per essere veloce nello scorrimento e nell’aggiornamento e immediato nella fruizione dei contenuti (vedi la possibilità della lettura rapida, quick read). L’impostazione grafica è d’impatto: le dimensioni del titolo e dell’immagine d'apertura delle varie sezioni aumentano la spettacolarizzazione della notizia (o del commento) e catturano l’attenzione dell’utente. La navigabilità è assicurata dall’organizzazione dinamica delle sezioni in cui vengono inseriti i post: la gerarchia dipende da un criterio temporale. La partecipazione attiva dell’utente è determinante per la creazione del sito e ne ha determinato il successo. Il tutto a costo zero: l’Huffington è una piattaforma che si limita a mettere a disposizione spazio per i blog (o i post) e ad organizzarli, al netto di un guadagno costituito dalle inserzioni pubblicitarie (anche in questo caso si utilizzano aggregatori che possano impacchettare banner su misura per ogni singolo utente) che lievitano in base al numero di accessi.

Giornali internazionali online: Europa

Number one - Escludendo dall'analisi l’Italia (già analizzati nei post precedenti), i siti web dei più importanti giornali europei non parlano sempre la stessa lingua: navigabilità, accessibilità e usabilità (tre paradigmi per un buon sito) non sempre fanno il paio con la verticalità delle notizie e l'interattività. In generale, la crème del settore è britannica e il perché è presto detto.

Gran Bretagna - Dici Inghilterra e pensi al Times, ma il fiore all’occhiello britannico (ed europeo) è invece il Guardian. Nella traduzione della testata del primo c’è tutta l’essenza del sito: Timesonline.co.uk non è altro che la digitalizzazione dei contenuti cartacei (il cosiddetto repurposing) del Times, con l’appendice di alcuni servizi multimediali (la maggior parte dei quali li ritroviamo anche nei giornali online italiani). Prevista, anche se non evidenziata, la possibilità di commentare gli articoli. Grave pecca, l’impossibilità (momentanea?) di offrire all’utente la mappa del sito. Piuttosto dettagliata invece la sezione dedicata ai contatti.

Come anticipato, il top in materia di giornali online britannici (e non solo) è il Guardian.co.uk, premiato col quarto Webby Award in cinque anni (sic!) e il British Press Award del 2009. Alla faccia degli yankee, maestri del settore, il Guardian offre quanto di meglio si possa chiedere ad un giornale multimediale: interattività (blog, commenti, possibilità d'intervento, contatti), verticalità dei contenuti (con rimandi ad approfondimenti o articoli correlati interni al sito), storia delle news, foto e video gallery, contenuti audio inseriti direttamente fra le stringhe di testo, servizi mobile, trova lavoro, possibilità di postare su altre piattaforme, presenza sia di indici di ricerca che di aree tematiche dinamiche e via discorrendo. Anche le inserzioni pubblicitarie meritano attenzione: il sito sfrutta un aggregatore che riconosce la provenienza dell’utente e agisce di conseguenza (non si spiegherebbe altrimenti la presenza di un banner pubblicitario italiano già nella homepage).


In continente - Sbirciando fra le testate nazionali spagnola, francese e tedesca, balzano all'occhio le evidenti diversità (culturali, non solo telematiche) fra i vari paesi.

Spagna - El Pais.com colpisce per l’immediato senso d’ordine e istituzionalità (che sul web è spesso sinonimo di staticità) offerto all’utente.


Francia - Le Monde.fr impressiona più per la contaminazione pubblicitaria che per l’offerta informativa (le inserzioni superano per dimensione i box riservati alle notizie).


Germania - Faz.net è concepito in maniera tradizionalista, quasi conservatrice, non ha inserzioni pubblicitarie invadenti ma manca di verticalità (le notizie scarseggiano di link ad approfondimenti o articoli correlati).

martedì 19 maggio 2009

Bloglossario

AdSense = servizio di banner pubblicitari offerto da Google che permette d'inserire sul proprio sito annunci commerciali pertinenti al contenuto della webpage, guadagnando in base alle visite o ai click sugli annunci stessi

Audiweb = soggetto realizzatore e distributore dei dati sulla audience online utili al mercato pubblicitario

best practice = miglior pratica, migliori risultati adottati in diversi contesti

blog = web + log, pagina web personale, organizzata in forma di diario, con possibilità d’inserimento di commenti da parte di altri lettori

brand = marca [icona di brand: marchio]

breadcrumb = briciola di pane; percorso che descrive ad un utente in che area si trova relativamente alle pagine di un sito web

CMS = Content Management System, applicazione lato server per la gestione dei contenuti
cookie = file inseriti nel hard disk al momento della prima visita di un sito web

copyleft = metodo generico per rendere un programma libero ed imporre che tutte le modifiche e versioni estese del programma siano anch'esse software libero

copyright = diritto di copia; diritto appartenente al possessore della proprietà intellettuale di un oggetto di controllarne la riproduzione e la diffusione, con qualsiasi mezzo esse vengano effettuate

disclaimer = termini e condizioni di contratto, dichiarazione di responsabilità sui contenuti di un sito

feed = unità d’informazione formattata in Html o Xml

feed RSS = file di testo che contiene le informazioni per reperire le ultime risorse inserite in un sito

forum = struttura in cui pubblicati discussioni e messaggi scritti dagli utenti, previa registrazione, su un determinato argomento

frame = sezione di una web page

Hadopi = Haute Autorité pour la Diffusion des Oeuvres et la Protection des Droits sur Internet; autorità francese che si prefigge di combattere lo scambio illegale di materiale coperto da copyright per mezzo delle tecnologie di internet

intranet = rete locale (o un raggruppamento di reti locali) usata all'interno di una organizzazione o azienda per facilitare la comunicazione e l'accesso (anche ristretto) all'informazione

JavaScript = linguaggio di programmazione orientato a oggetti comunemente usato nei siti web

meta tag description = metadato contenente una breve descrizione dei contenuti della pagina utile sia per l'indicizzazione della pagina che per i potenziali visitatori in quanto riportato da molti motori nella visualizzazione della ricerca al posto del testo della pagina in cui sono state rintracciate le parole

meta tag keyword = metadato contenente una lista di parole chiave inerenti al contenuto della pagina che ne determineranno il posizionamento nel motore di ricerca

nickname (o user name) = nome utente

OCR = Optical Character Recognition, sistema di riconoscimento ottico dei caratteri

podcast = ipod + broadcasting, file (audio/video) scaricabile automaticamente da un aggregatore, si basa sui feed RSS

portale = sito che offre una porta d'ingresso ad altri siti, svolgendo funzioni di ricerca e offrendo servizi di vario genere

post = messaggio

postare = inviare messaggi

product placement = posizionamento del prodotto; pratica d'inserimento di prodotti e marchi all''interno di un contesto narrativo, al fine di ricavarne un guadagno commerciale

query = domanda, criterio di ricerca in un database

reply = risposta; rispondere al post

scrolling = operazione di scorrimento verticale della webpage

sitemap = mappa del sito; webpage che elenca gerarchicamente tutte le sezioni di un sito, al fine di facilitare la navigazione dell'utente

spam = messaggio o messaggi contenente pubblicità indesiderata

streaming = flusso di dati audio/video trasmessi via web da una sorgente a più destinazioni

tag = targhetta, indica un'etichetta con un breve messaggio di testo semplice e diretto

tagging (o taggare) = attribuire o etichettare dei file con una o più parole chiave, dette tag, che individuano l'argomento di cui si sta trattando

take [d'agenzia] = lancio d’agenzia

template = modello; maschera grafica strutturale e multifunzionale utilizzata per la creazione di pagine web o blog

ticker = tool che serve a visualizzare in tempo reale informazioni relative ad un canale tematico (news, borsa..)

topic = argomento di discussione o discussione vera e propria, sinonimo di thread

URL = Uniform Resource Locator, indirizzo di una risorsa Internet

widget = elemento (tipicamente grafico) dell’interfaccia di un programma che facilita all'utente l'interazione col programma stesso

giovedì 14 maggio 2009

Siti istituzionali a confronto

Di che governo sei - Passare in rassegna i siti istituzionali dei principali governi europei aiuta anche (e soprattutto) a capire il livello di ammodernamento raggiunto dalla politica nei vari paesi. Manco a dirlo, i più arretrati siamo noi italiani. Vediamo perchè.

Governo.it (Italia) - Non c’è nulla di multimediale e dinamico nel sito del governo italiano. La comunicazione istituzionale è statica, come la concezione dell’homepage: al di là dei link, non troviamo nessuna photo gallery, nessuna web tv, nessuna animazione. Solo una sezione dedicata agli “audiovisivi” (che erudizione..) in cui possiamo selezionare video che, purtroppo, sono visibili in streaming (e in scarsa definizione) soltanto su determinati player. Totalmente azzerato il contatto diretto col cittadino/utente: non ci sono blog, forum o possibilità d’interazione. L’utilità effettiva è limitata alla possibilità di scaricare dal database la documentazione ufficiale riguardante il governo e i suoi lavori. Inesistente la possibilità di traduzione in lingue diverse dall’italiano. Il sito pare rispecchiare la volontà endemica della politica italiana di evitare (per questioni ideologiche ma soprattutto pratiche, di comodo) un rapporto senza mediazioni fra istituzioni e cittadino. Un esempio: internet dovrebbe eliminare la burocrazia cartacea, eppure per richiedere informazioni “di carattere generale” (come riporta il sito) è necessario compilare un modulo di richiesta. Alla faccia del progresso.

Elysee.fr (Francia) - Specchio delle brame del presidente Sarkozy, il sito dell’Eliseo è innanzitutto un’esplosione cromatica: dai continui richiami al tricolore nazionale alle immagini video di una web tv (denominata pr tv) che cattura l’attenzione dell’utente che accede alla homepage.quasi commerciale la concezione della suddivisione dei frame: i box contenenti i link nella parte inferiore della homepage somigliano a quelli pubblicitari. La presenza sin troppo corposa dei contenuti multimediali in tutte le sezioni del sito, non ne facilità talvolta l’apertura (problema non di poco conto, visto che molte pagine si aprono automaticamente con un video). Accessibile direttamente dalla homepage un form nel quale poter scrivere e indirizzare ad un destinatario prescelto (dal presidente in giù) ogni tipo di messaggio. Un barlume di interazione con l’utente.


La-moncloa.es (Spagna) - Forte senso istituzionale e impostazione grafica simile a quella di un blog: il sito del governo spagnolo si presta a diverse letture che lo rendono unico nel suo genere. Intanto perché sembra, d’acchito, un diario di notizie (con titolo, testo e foto d’ordinanza) organizzate in box concatenati centralmente nella homepage. Ma la differenza maggiore è costituita dalla presenza della pubblicità, sdoganata nella parte inferiore della homepage (scelta ovviamente discutibile). Non mancano né i contenuti multimediali (i video sono in una sezione apposita e non invadono la homepage come nel caso francese) né i contatti: si può scrivere ai gestori del sito come al presidente Zapatero e ai suoi ministri. Una chicca: la possibilità di tradurre il testo del sito in più lingue iberiche (catalano, basco, portoghese..), oltre all’inglese.

Bundesregierung.de (Germania) - L'usabilità prima di tutto: se non fosse per la possibilità di traduzione in inglese e francese, il sito del governo tedesco risulterebbe a me (e ahime) inaccessibile. Graficamente simile ad un giornale online (ma molto più esile), la homepage si limita ad elencare le notizie principali (introdotte per argomento) e ad offrire i link alle varie sezioni (interessante quella dedicata ai bambini, che denota una particolare attenzione anche per coloro che non sono direttamente coinvolti nella cosa pubblica). L’intera concezione del sito risulta chiara e lineare: proprio come la sitemap. L’interazione con l’utente è resa possibile solo ed esclusivamente da un unico tipo di contatto mail, che prevede la compilazione di un form.

mercoledì 13 maggio 2009

Rassegna stampa online

Provocazione - Perché navigare senza rotta nel mare dell’informazione giornalistica disponibile online, quando esistono bussole come Italia news e Blitz quotidiano?

Giornale virtuale - Surfando in semi-gratuità la rete, fra i siti dei quotidiani, in qualsiasi momento della giornata è possibile fare una rassegna stampa virtuale: le informazioni sono simili (talvolta identiche) in gran parte delle testate, ma nulla vieta di sbirciare fra le diverse scelte di gerarchia e taglio delle notizie fatte dalle varie redazioni. Un lavoro che può rivelarsi impegnativo perché se fatto in maniera approfondita implica tempo a disposizione e forza di volontà. Esitono però alcuni siti che, con criteri differenti, assemblano una sorta di giornale virtuale con notizie estrapolate da siti d’informazione di vario genere. Eccone due esempi.

Italia news - È un consorzio di testate, al cui vertice spicca Il Sole 24 Ore, che attraverso un sistema di aggregatori (il che esclude l’intervento dell’uomo) è in grado di quotare le notizie più importanti (e più lette) sui siti delle testate affiliate per poi catalogarle e organizzarle su di un’unica interfaccia web. I criteri usati per indicizzare le notizie (ovvero per riordinare e poi mostrare la merce: il cosiddetto product placement) sono principalmente due: la rilevanza e l’incidenza. L’homepage è in grado di accogliere dieci notizie inserite in altrettanti box graficamente fissi. Ogni sezione del sito (dalle headlines, alle notizie locali) viene generata automaticamente in base ai tags.


Blitz quotidiano - Contenuti multimediali come titoli di notiziari, podcast e blog di diversa provenienza ricercati, selezionati ed organizzati in un unico spazio web. Una missione (rischiosa) resa possibile dal lavoro di dieci web-surfer e da un sistema di aggregatori che permettono ai collaboratori del sito di riorganizzare costantemente la gerarchie delle notizie da inserire (commentate e rielaborate) nelle webpages.


Delle tre l'una - Meglio affidarsi alla macchina (Italia news) agli intermediari (Blitz quotidiano) o alla nostra buona volontà?

martedì 12 maggio 2009

www.ilsole24ore.com



Struttura - Anomala rispetto a quella degli altri giornali italiani online. Innanzitutto perchè l'url è commerciale (.com), a differenza degli altri giornali online italiani. Poi perché, nella homepage, ad attirare l’attenzione, appena sotto il ticker con le breaking news di Radiocor (agenzia di stampa del gruppo), vi sono il titolo della notizia più importante senza foto e con la firma di chi ha scritto l'articolo. Un lascito del cartaceo, che evidenzia come buona parte dei contenuti siano gli stessi che finiscono in edicola. Ogni notizia è corredata di link ad approfondimenti o argomenti correlati. La mappa del sito, organizzata verticalmente, aiuta a capire la suddivisione degli spazi fra le tematiche: quella economica, ovviamente è preponderante. Nel complesso, la costruzione del sito è piuttosto britannica. Molto presente, inoltre, la pubblicità, con banner e box (alcuni si aprono automaticamente con l’accesso alle pagine) che talvolta risultano invadenti.

Linguaggio - Essendo una testata economica, ad occupare il maggior spazio sono le tematiche d’interesse finanziario, che rendono il sito (come del resto il giornale) maggiormente fruibile per un pubblico di addetti ai lavori.

Contatti - Il link dei contatti (sempre presente a fondo pagina) rimanda al sito del Gruppo24 ore. Qui è possibile conoscere dati e caratteristiche dell’azienda. Molto più interessante, ai fini di una ricerca all’interno del giornale è la sezione dedicata alla redazione online, dove, in pratica, troviamo gli indirizzi mail delle 15 persone che si occupano di ilsole24ore.it.

Utilità - Inutile ribadire che il sito offre strumenti utili soprattutto agli addetti ai lavori del settore economico. La sezione dedicata ai servizi (a pagamento, per registrati, per abbonati e free) mette a disposizione un ampio ventaglio di offerte. Interessante la proposta premium24 che fornisce news e consulenze personalizzabili (ovviamente a pagamento).

Rapporto con la stampa - Non vengono citate altre testate che non facciano parte del gruppo editoriale Sole24ore (di cui troviamo link ai vari periodici e alle varie forme d’informazione).

Relazioni con gli investitori - La sezione dedicata alla pubblicità rimanda al webmaster che gestisce le inserzioni. Come già anticipato, i banner presenti in tutto il sito sono numerosi e talvolta invadenti.

Sfruttamento del web - Il Gruppo24ore si avvale di una piattaforma informativa ampia, che va dal giornale cartaceo al web, da Radio24 a ventiquattrore.tv, fino addirittura all’agenzia di stampa (Radiocor). Ciò si traduce in un sito all’avanguardia con gallerie e contenuti multimediali spalmate in diversi canali di fruizione (come l’interazione dell’utente resa possibile dall’agorà di blog). Non solo: oltre a sfruttarlo, il web viene anche valutato: vedi premio WWW, conferito proprio dalla stessa redazione del Sole.

Proposte di lavoro - Job24 è il trova-lavoro del sito, anche se l’unico modo per cercare di collaborare col giornale restano le mail redazionali (non vi sono infatti annunci riguardanti il direttamente il Sole24ore).

lunedì 11 maggio 2009

www.corriere.it



Struttura - Dalla parte sottostante l'intestazione della homepage si può comprendere il tentativo di rendere il più possibile multimediale i contenuti del sito. A sinistra: una foto della notizia più calda attrae l’attenzione (ancor più del titolo). Nel centro: un box contenente i flash di giornata a scorrimento. A destra: i video di Corriere Tv. Scendendo con lo scrolling, troviamo la classifica delle notizie più lette (altra caratteristica tipica dal web). Proseguendo, la suddivisione dello spazio fra le varie notizie è pressoché matematica: foto, titoli e abstract si compensano all’interno della stessa area. Già nella homepage troviamo la barra dei servizi, l'elenco dei blog e una sorta di mappa delle notizie (la mappa del sito ha un link a fondo pagina).

Linguaggio - Come per Repubblica.it, la caratteristica fondamentale è che la rapidità del mezzo non giova alla qualità del testo. Si prediligono i contenuti multimediali agli articoli scritti e spesso la forma non si discosta da quella delle breaking news o delle agenzie di stampa.

Contatti - Esiste (addirittura) una sezione denominata mail center: peccato che l’unico modo per contattare la redazione o avere assistenza sia rimandato alla compilazione di una form (banalissima) e non vi sia nessun indirizzo o recapito di persone fisiche. L’interazione è possibile attraverso i numerosi forum e blog (cliccatissimo Italians di Beppe Severgnini).

Utilità - La lettura delle notizie non si discosta molto da quella delle agenzie di stampa (che, per inciso, arrivano in anticipo rispetto ai giornali online). Come si conviene, Corriere.it cerca di offrire un ventaglio di servizi extra che possano soddisfare l’utente: web tv, rubriche speciali, oltre che possibilità di personalizzare il prodotto (con feed, rassegna stampa, consulenze e aiuti vari).

Rapporto con la stampa - Qui si entra nel capitolo autopromozione: il link al Gruppo RCS Digital (di cui Corriere.it fa parte) viene riportato in ogni sezione del sito in una barra posta a fine pagina. Con tanto di elenco dei siti delle testate imparentate e alcuni contatti della società.

Relazioni con gli investitori - Per la pubblicità, presente in forma di annuncio, di box (anche concatenati), di frame o di link, è possibile entrare direttamente in RCS pubblicità, un sito dello stesso gruppo editoriale che si dedica all’aspetto commerciale, fornendo tutte le indicazioni del caso.

Sfruttamento del web - Come detto in principio, già dalla parte alta della homepage s’intuisce il tentativo di sfruttare a pieno le potenzialità del mezzo, con ampie foto, video e accorgimenti mutuati dal web (come flash, notizie più lette, zapping e via discorrendo). Corposa anche l’offerta di blog e forum per l’interattività con l’utente.

Proposte di lavoro - Come per Repubblica.it, anche il sito del Corriere rimanda (nella sezione degli annunci) ad un portale trova-lavoro. Per proporsi alla redazione invece la trafila è la stessa da seguire per ogni tipo di contatto, ovvero compilare un freddissimo form.

www.repubblica.it



Struttura - L’apertura del sito evidenzia, d’acchito, la presenza di una barra di pop-up che dimostra come Repubblica.it sia il giornale online italiano con più pubblicità. La testata ripete quella presente su cartaceo e ed seguita dall’indicazione dell’ultimo aggiornamento del sito (sotto quest’aspetto, uno dei più rapidi in Italia, soprattutto durante i picchi d'utenza). Menu e barre di navigazione aiutano a selezionare le notizie e i contenuti del sito (suddivisi per macro e micro categorie). Lo scrolling della homepage è piuttosto lungo. Il ritmo non è incalzante ma le pagine risultano creative e, ovviamente, più dinamiche del cartaceo (dal quale, almeno graficamente, prende le distanze): foto e video sono elementi d’attrazione, non di contorno.

Linguaggio - Nella homepage il testo è praticamente assente: titoli e foto sono corredate di notizie date in poche righe, stile breaking news. La forma grammaticale viene meno: il testo sembra un mosaico di lanci d’agenzia assemblati rapidamente, talvolta senza costruzioni logiche. Il tutto volto ad accelerare gli aggiornamenti e rendere la notizie una sorta di aggregatore pubblicitario (evidenti i legami fra temi affrontati dai titoli e prodotti sponsorizzati nei banner concatenati). Solo nei link correlati alle notizie possiamo trovare approfondimenti più vicini alla costruzione lessicale del cartaceo (anche perché, spesso e volentieri, si tratta di articoli ripresi dalla redazione dello stesso giornale che troviamo in edicola).

Contatti - Esistono due sezione di riferimento: quella dedicata al servizio clienti, nella quale è possibile scegliere a quale ufficio del giornale scrivere; oppure quella redazionale, in cui vengono elencati gli indirizzi mail delle persone che lavorano per il sito.

Utilità - Per dare un’idea di cosa e quanto possa proporre Repubblica.it, basta visionare la sezione dedicata alla mappa del sito: ordinata verticalmente, offre la possibilità di affinare le ricerche per tematica e di tastare la corposità del sito, evidenziando l’accesso ad alcune sue parti che non compaiono nella homepage. Corposa anche l’offerta dei servizi ad abbonamento: mobile, sms, mail e web tv.

Rapporto con la stampa - Facendo parte del Gruppo Editoriale l’Espresso, Repubblica.it dedica un’intera sezione ai periodici e ai giornali locali di famiglia, tutti accessibili dall’elenco linkabile nella mappa del sito.

Relazioni con gli investitori - Per capire quanto spazio dedichi il sito all’aspetto commerciale, basta entrare nella sezione dedicata allo shopping: in pratica, un’interfaccia e-commerce nella quale si possono confrontare i prezzi dei prodotti messi in vendita da vari inserzionisti. Per la sponsorizzazione, vengono messi a disposizione i contatto con la concessionaria pubblicitaria di riferimento (mail e form).

Sfruttamento del web - Come già anticipato, se il testo talvolta latita è perché l’attenzione dell’utente viene catturata maggiormente dalle gallerie multimediali. Non solo, il sito offre anche la web tv, il podcasting e altri servizi che dimostrano un totale sfruttamento del mezzo. In aggiunta, nelle sezioni dedicataealle firme del giornale e all’interattività-web, è disponibile un elenco di blog (compreso quello dei lettori), sondaggi e altro per dare la possibilità all’utente di partecipare direttamente.

Proposte di lavoro - Un’interfaccia web dedicata agli annunci e alla raccolta di curriculum utili alle aziende rappresenta il cerca-lavoro di riferimento. Per chi volesse invece collaborare col giornale, l’unica via restano i contati mail redazionali.

sabato 9 maggio 2009

Giornali online

Compito n.2 - Analizzare i siti web delle più importanti testate giornalistiche italiane.

Valutazione - I principali criteri di valutazione dei portali, come del resto dei giornali online, sono:
- numero degli utenti unici mensili (somma dei giornalieri);
- numero delle pagine visitate;
- tempo medio di permanenza sul sito.

Preferenza - I motivi che spingono a preferire l’apertura di un determinato giornali online sono:
- la continuità col marchio cartaceo (una forma di abitudine/riconoscenza);
- la rapidità e la quantità degli aggiornamenti;
- la navigabilità fra le risorse (poter usufruire di gallerie multimediali, approfondimenti ecc..).

Comparazione - Prassi diffusa è la comparazione di diversi giornali online: la gratuità dell’accesso ai siti permette di non fossilizzarsi su di una sola testata e di crearsi una propria rassegna stampa. I feed RSS e i relativi reader o aggregatori disponibili in rete, facilitano il compito di ricerca delle notizie: basta iscriversi ai feed dei siti (o, meglio ancora, delle sezioni dei siti) che più interessano per avere sulla stessa pagina tutte le notizie richieste.

Linguaggio - Scontato precisare che, attualmente, non esiste un vero e proprio giornalismo online. Gli articoli che troviamo sul web possono essere sostanzialmente di due tipologie:
- ripresi pari pari dal cartaceo, con l’aggiunta di elementi di contorno come didascalie, titoli, link e gallerie multimediali;
- mera riproposizione (stile cut&paste) di takes o articoli d’agenzia.
Tutto a discapito del linguaggio che è sempre più incline alle caratteristiche del web: poche righe di testo, tanti titoli (linkabili), nessun occhiello (in scomparsa anche sui giornali cartacei), notizie in formato breaking news e grande attenzione rivolta alle foto o ai video (ormai sono le immagini ad attirare l'attenzione più dei titoli).

Dominio - Il nome dei giornali cartacei si traduce spesso nel dominio web: le eccezioni riguardano l’impossibilità d’acquisto di un determinato URL (vedi caso del giornale Libero che diventa libero-news.it in quanto libero.it è un url già occupato). Solitamente, il nome esteso della testata viene alleggerito: come impone la velocità, la rapidità, l'immediatezza della rete, gazzetta.it e corriere.it sono le logiche contrazioni di Gazzetta dello Sport e Corriere della Sera.

Postilla - Caratteristica fondamentale dell'intestazione dei giornali online è la conservazione della testata presente sull'edizione cartacea: un tentativo di mantenere stretto il legame col fascino e la storia del marchio stampato.

venerdì 8 maggio 2009

www.reuters.com


Struttura - Ordinata, non aggressiva. L‘impatto con la homepage è piacevole ed è reso familiare dai colori utilizzati per titoli e tool: il blu e l’arancione srappresentano un contrasto freddo/caldo tipico della grafiche di vari giornali televisivi (vedi Tg5 e Skytg24). Di rilevanza principale troviamo, in tutte le quattro colonne in cui è suddivisa la homepage, le notizie di economia: ed è una novità rispetto alle agenzie di stampa italiane che prediligono aprire con politica o cronaca. (Basta passare a Reuters Italia per vedere come le notizie d'apertura difficilmente siano economiche). Molto funzionale, il menu presente nella prima colonna di sinistra permette di accedere alle sezioni in cui sono suddivise le notizie, ma soprattutto offre l’immediata possibilità di: accedere ai servizi RSS, Mobile, podcasting (cosa che richiede una prolungata ricerca, talvolta vana, nei siti delle agenzie di stampa italiane) e, dulcis in fundo, ai blog dei giornalisti. Segno evidente che l’interazione con l’utente comune merita comunque la homepage.

Linguaggio - Accurato e dettagliato. La Reuters dà un’impronta di professionalità anche agli articoli presenti sul sito corredandoli di photo e video gallery e, soprattutto, firmandoli coi nomi di chi scrive e chi pubblica sul web. Le notizie non sono propriamente lanci d’agenzia, anzi, raggiungono un approfondimento testuale piuttosto corposo, degno di un giornale online.

Contatti - Molto curata la sezione dedicata all’autopromozione ed ai contatti. Qui possiamo trovare persino promo video, sponsor, prodotti, servizi e soluzioni per i media oltre ad un elenco di nomi e cognomi da poter contattare telefonicamente o via mail. Non di poco conto se si considera che nei siti di agenzie di stampa italiane i contatti rimandano ad uffici piuttosto che a persone.

Utilità - Definirlo esclusivamente il sito di un’agenzia di stampa risulterebbe riduttivo: Reuters.com è utile sia per leggere notizie aggiornate, dettagliate ed organizzate per argomento (ognuno dei quali possiede un feed), sia per visionare la vasta gamma di offerte commerciali. Potremmo considerare il sito come il catalogo di una vera e propria azienda con ramificazioni e filiali in tutto il mondo.

Rapporto con la stampa - Assolutamente corposo e dettagliato, l’elenco di servizi per i network d’informazione è, probabilmente, il fiore all’occhiello della Reuters. Per tutti gusti, in tutte le lingue e in ogni formato multimediale: il ventaglio di prodotti può soddisfare le esigenze di qualsiasi editore o giornale. Inoltre, nella sezione dei netwrok affiliati, Reuters riconosce il ruolo dei blog e dei news site, fornendo l’elenco (con disclaimer) dei preziosi contatti dai quali mutua spunti di cronaca e contenuti attraverso i feed rss.

Relazione con gli investitori - Esistono una sezione dedicata (investors relation) una di advertising nelle quali si trovano tutte le ricerche, le statistiche e le indicazioni pubblicitarie. Si possono scaricare liberamente brochure, e relazioni di mercato, oltre che visionare, con dovizia di particolari, tutte le possibilità d’acquisto di spazio (frame) sul sito per gli investitori. Non solo: vengono fornite anche tutte le partnership in corso fra Reuters e altre aziende, con foto esplicative e contenuti extra.

Sfruttamento del web - La presenza di testo corredato di foto e video gallery, web tv, podcast, servizio mobile, e tanto altro ancora evidenziano un completo sfruttamento del mezzo. I contenuti multimediali e la possibilità d’interazione con l’utente sono funzionali ad un sito che pare più aziendale che d’informazione d’agenzia.

Proposte di lavoro - Attraverso un servizio di partner service, Reuters predispone un career center nel quale è possibile compilare un form per la ricerca lavorativa. Per chi volesse invece lavorare per Reuters, basta consultare la sezione careers per avere tutte le indicazioni del caso e conoscere addirittura alcune storie di persone assunte.

venerdì 1 maggio 2009

www.asca.it


Struttura - Essenziale, se non minimalista: rispecchia al meglio la natura dell’agenzia di stampa. L’homepage offre una sezione principale dedicata alla copertina, ovvero alle notizie più calde. Discutibili le scelte di adottare uno sfondo in rilievo grigio sfumato che non facilità la lettura (anche se serve a staccare i titoli principali dal resto del sito) e l‘inserimento in alto a sinistra di una foto che fa riferimento alla notizia più importante ma che è da essa scollegata. La struttura delle varie sezioni del sito è semplice: selezionando la pagina, si apre un elenco di takes in ordine d’orario (partendo dal più recente, ovviamente) e cliccando su ognuno di essi si può leggere l’agenzia per intero. A differenza di altre agenzie di stampa online, Asca non genera ulteriori contenuti legati alla singola notizia (vedi approfondimenti o speciali in Ansa) e quindi resta ben lontana dall’impostazione dei giornali online. Una pecca (non di poco conto) è la mancanza di una mappa del sito.

Linguaggio - Fra tutte le italiane, Asca è la più vicina al linguaggio (contenuto e forma) delle agenzie di stampa. Ogni notizia conserva luogo, data e sigla di chi l’ha scritta, non viene rielaborata in funzione del web (non vi sono foto, video, commenti o collegamenti esterni).

Contatti - Nota dolente: va bene l’essenzialità, ma dare solo il nominativo del direttore (Sonzogno) è troppo riduttivo anche per una redazione che conta “solo” 40 giornalisti. Ecco perché la sezione dei contatti è piuttosto spoglia, a discapito della trasparenza. Non vi sono immagini o nomi (a parte quello del direttore) e i recapiti sono ridotti al minimo sindacale: mail, indirizzo, telefono e fax risalgono tutti a strutture (redazione, ufficio commerciale ed amministrativo) non a persone.

Utilità - Per chi cerca l‘informazione al netto delle agenzie di stampa, il sito dell‘Asca offre il servizio ideale. Asciutta ed essenziale, l‘homepage permette di accedere alle notizie principali e a tutte le sezioni del sito, attraverso una tollbar (sempre presente insieme al news ticker contenente le ultima ora) o ad un elenco di link più dettagliati posti nella colonna di sinistra. Peccato però che alcuni contenuti accessibili gratuitamente su altri siti, siano in questo sito a pagamento (prima fra tutte la rassegna stampa) e a parte nella homepage, in tutte le altre sezioni non vengono adeguatamente segnalati: capita quindi all’utente inesperto d’imbattersi in pagine di autenticazione che prevedono la registrazione al sito tramite la compilazione di un modulo di richiesta da spedire via web.

Rapporto con la stampa - Nella sezione di autopromozione, vengono elencate (in forma testuale, senza link più approfonditi) una serie di testate giornalistiche nazionali che fanno riferimento alle notizie dell’agenzia. La parte più corposa di collaborazioni (anche commerciali) si riferisce invece ad enti pubbliche e privati.

Relazione con gli investitori - Non esiste una sezione dedicata ai prodotti o alla pubblicità. L’unica concessione è la presenza di un box (sempre presente nella colonna di sinistra) che visualizza a scorrimento i marchi dei partners. Dalla presentazione dell’agenzia, possiamo però capire che i principali fruitori dei servizi a pagamento (che possiamo considerare i veri investitori) sono i grandi gruppi aziendali statali (come l’Eni), gli istituti bancari (come Banca d’Italia), le associazioni (come Confidustria) e le istituzioni pubbliche (vedi Quirinale, Senato ecc..).

Sfruttamento del web - Esiste una sezione apposita per i contenuti multimediali, dove possiamo trovare (ordinati cronologicamente e non per tematica) gallerie fotografiche, audio e video (questi ultimi estrapolati direttamente da YouTube). Il sito offre anche la possibilità di ascoltare l’edizione radiofonica di Governo.it, peccato che sia ad accesso protetto. Manca infine ogni piattaforma d’interazione con l’utente (niente blog giornalistici o forum).

Proposte di lavoro - Completamente assente: non esiste una sezione dedicata alle proposte lavorative o quanto meno un indirizzo per l’invio di curriculum. L’unico modo per mettersi in contatto con l’Asca restano i tre recapiti (quattro con l’indirizzo e-mail del direttore) già presi in esame nel paragrafo dei Contatti.

www.ansa.it


Struttura - La homepage è una vetrina utile più all’Ansa per mostrare tutti insieme i suoi prodotti che alla ricerca dell'utente, colpito visivamente dalla quantità di informazioni a disposizione ma in difficoltà nel momento in cui deve trovare una notizia specifica. L’impianto grafico è ordinato ma soffocante: sotto all’intestazione, tutto viene organizzato nelle sei colonne in cui è suddivisa la pagina, eppure la commistione di notizie, takes, box e menù non favorisce la navigabilità. La topnews occupa le due colonne centrali nella homepage: posizionamento discutibile visto che l’occhio del lettore telematico preferisce la parte in alto a sinistra. Il fatto che le notizie più importanti siano corredate di foto, cappello dell’articolo e link sull’argomento rendono la concezione del sito piuttosto simile a quella di un giornale online. Il layout è coerente: l’intestazione (compresa di banner pubblicitario, news ticker e video scroll), la colonna di sinistra (con link alle sezioni del sito) oltre alla spalla destra (con photo gallery video gallery e box pubblicitario che occupano la parte bassa delle ultime due colonne di destra), sono sempre presenti in ogni sezione del sito. Restano invece più dinamiche le tre colonne centrali.

Linguaggio - Il testo è un ibrido fra i takes d'agenzia (li ritroviamo soprattutto nei link fatti di soli titoli) e le news tipiche dei giornali online. Ecco perché la maggior parte delle notizie è corredata di foto o video e se cliccata offre ampie sezioni di articoli correlati, approfondimenti, speciali, nei quali il testo diventa centrale (tutte scelte che accomunano il sito dell’Ansa a quello dei giornali online).

Contatti - Esiste una sezione dedicata ai contatti, nella quale si può scrivere a vari indirizzi dell’Ansa (commerciale e redazionale su tutti) con altrettanto varie finalità (collaborazioni, segnalazione, consigli). Il tutto manca però di trasparenza: non vi sono nomi, cognomi, foto o informazioni personali di chi si occupa dei contatti, di chi scrive o di chi, teoricamente, dovrebbe rispondere all’utente. Per di più, l’unico recapito telefonico è quello generico della redazione romana di Ansa. Potrebbe venirci in soccorso la sezione dedicata alla storia e all’organizzazione dell’agenzia: qui troviamo sì nomi e cognomi di chi effettivamente lavora per Ansa, ma con nessuna possibilità di conoscere altro e men che meno di contattare le persone elencate e suddivise per ruolo (non vi sono link, niente interazione, solo testo).

Utilità - Fruire del servizio offerto dall’Ansa è piuttosto semplice: per visionare una notizia, basta cliccare su relativi foto o titolo e oltre all’articolo possiamo navigare in tutti i contenuti d’approfondimento testuale e multimediale sull’argomento scelto. Ma più della modalità d'accesso che non implica alcuna conoscenza particolare dell'utente, può diventare dispersiva la navigazione all’interno del sito oltre che difficoltoso condurre una ricerca specifica fra le tante (forse troppe) sezioni a disposizione. L’essenzialità dell’agenzia stampa viene meno rispetto al proliferare di notizie e servizi; d’altra parte l’aggiornamento costante e la quantità d’informazioni disponibili rendono il servizio offerto fra i più utili e dettagliati in Italia. Assolutamente interessante è la rubrica dedicata alla rassegna stampa: qui è possibile scaricare i *.pdf delle pagine dei giornali cartacei, organizzate per testata o addirittura per tematica. L’Ansa però più che un servizio al cittadino è prima di tutto una fonte per i media d’informazione. Ecco perché aprendo la sezione dedicata alla promozione dei prodotti, si apre un vero e proprio mondo di proposte riservate a giornali, radio, tv e istituzioni. Da qui si può comprendere la vera forza commerciale dell’agenzia (o meglio, dell’azienda): giornalisti, editori, pr, uffici stampa, content manager e investitori pubblicitari possono scegliere fra numerose proposte a pagamento.

Rapporto con la stampa - Partiamo dal presupposto che l’Ansa fa parte della stampa ed anzi è una delle fonti primarie per i giornali in generale. Essendo quindi l’Ansa un’agenzia al servizio della stampa (che paga gli abbonamenti) più che dell’utente generico (che si limita alla fruizione dei contenuti disponibili gratuitamente), è possibile analizzare quali siano i prodotti offerti (a pagamento ovviamente) dal sito ai vari media d’informazione - vedi paragrafo Utilità - oltre che conoscere quali siano le testate giornalistiche associate.

Relazione con gli investitori - Come anticipato sopra, nella sezione dedicata ai prodotti viene compresa anche la possibilità di visionare le modalità di investimento pubblicitario sui canali Ansa (internet e web tv). Unico limite, è l’assoluta mancanza di contatti diretti: per informazioni sui costi è necessario inviare una richiesta attraverso un form, o una mail (all’ufficio commerciale) oppure ancora affidarsi al numero verde o a quello redazionale.

Sfruttamento del web - I contenuti multimediali sfruttano tutte le potenzialità del mezzo, tranne una: l’interazione con l’utente. In pratica: testo, immagini, audio e video non mancano (come testimonia la suddivisione dei prodotti a pagamento), mentre l'assenza totale di blog, forum e aree dedicate al confronto fra lettori priva il sito di una risorsa fondamentale come può essere (a fini anche commerciali) una piattaforma di partecipazione dell’utente.

Proposte di lavoro - Non esiste (ed anche questo è un grosso limite del sito) una sezione dedicata ai servizi per chi cerca lavoro. Nessun elenco di posti disponibili o di offerte lavorative. Solo una serie di indirizzi e-mail per l’invio di curriculum ai vari settori dell’azienda.