|   zoom   A   A   A    |  stampa    |  glossario

giovedì 14 maggio 2009

Siti istituzionali a confronto

Di che governo sei - Passare in rassegna i siti istituzionali dei principali governi europei aiuta anche (e soprattutto) a capire il livello di ammodernamento raggiunto dalla politica nei vari paesi. Manco a dirlo, i più arretrati siamo noi italiani. Vediamo perchè.

Governo.it (Italia) - Non c’è nulla di multimediale e dinamico nel sito del governo italiano. La comunicazione istituzionale è statica, come la concezione dell’homepage: al di là dei link, non troviamo nessuna photo gallery, nessuna web tv, nessuna animazione. Solo una sezione dedicata agli “audiovisivi” (che erudizione..) in cui possiamo selezionare video che, purtroppo, sono visibili in streaming (e in scarsa definizione) soltanto su determinati player. Totalmente azzerato il contatto diretto col cittadino/utente: non ci sono blog, forum o possibilità d’interazione. L’utilità effettiva è limitata alla possibilità di scaricare dal database la documentazione ufficiale riguardante il governo e i suoi lavori. Inesistente la possibilità di traduzione in lingue diverse dall’italiano. Il sito pare rispecchiare la volontà endemica della politica italiana di evitare (per questioni ideologiche ma soprattutto pratiche, di comodo) un rapporto senza mediazioni fra istituzioni e cittadino. Un esempio: internet dovrebbe eliminare la burocrazia cartacea, eppure per richiedere informazioni “di carattere generale” (come riporta il sito) è necessario compilare un modulo di richiesta. Alla faccia del progresso.

Elysee.fr (Francia) - Specchio delle brame del presidente Sarkozy, il sito dell’Eliseo è innanzitutto un’esplosione cromatica: dai continui richiami al tricolore nazionale alle immagini video di una web tv (denominata pr tv) che cattura l’attenzione dell’utente che accede alla homepage.quasi commerciale la concezione della suddivisione dei frame: i box contenenti i link nella parte inferiore della homepage somigliano a quelli pubblicitari. La presenza sin troppo corposa dei contenuti multimediali in tutte le sezioni del sito, non ne facilità talvolta l’apertura (problema non di poco conto, visto che molte pagine si aprono automaticamente con un video). Accessibile direttamente dalla homepage un form nel quale poter scrivere e indirizzare ad un destinatario prescelto (dal presidente in giù) ogni tipo di messaggio. Un barlume di interazione con l’utente.


La-moncloa.es (Spagna) - Forte senso istituzionale e impostazione grafica simile a quella di un blog: il sito del governo spagnolo si presta a diverse letture che lo rendono unico nel suo genere. Intanto perché sembra, d’acchito, un diario di notizie (con titolo, testo e foto d’ordinanza) organizzate in box concatenati centralmente nella homepage. Ma la differenza maggiore è costituita dalla presenza della pubblicità, sdoganata nella parte inferiore della homepage (scelta ovviamente discutibile). Non mancano né i contenuti multimediali (i video sono in una sezione apposita e non invadono la homepage come nel caso francese) né i contatti: si può scrivere ai gestori del sito come al presidente Zapatero e ai suoi ministri. Una chicca: la possibilità di tradurre il testo del sito in più lingue iberiche (catalano, basco, portoghese..), oltre all’inglese.

Bundesregierung.de (Germania) - L'usabilità prima di tutto: se non fosse per la possibilità di traduzione in inglese e francese, il sito del governo tedesco risulterebbe a me (e ahime) inaccessibile. Graficamente simile ad un giornale online (ma molto più esile), la homepage si limita ad elencare le notizie principali (introdotte per argomento) e ad offrire i link alle varie sezioni (interessante quella dedicata ai bambini, che denota una particolare attenzione anche per coloro che non sono direttamente coinvolti nella cosa pubblica). L’intera concezione del sito risulta chiara e lineare: proprio come la sitemap. L’interazione con l’utente è resa possibile solo ed esclusivamente da un unico tipo di contatto mail, che prevede la compilazione di un form.

9 commenti:

  1. Complimenti per l'esaustività e la sinteticità delle descrizioni. Oltre che fatte bene, le condivido appieno. Ho realizzato un post simile sul mio blog e devo notare che abbiamo avuto le stesse impressioni sui siti istituzionali che abbiamo analizzato.
    Ancora una volta, egregio lavoro!

    RispondiElimina
  2. Dimenticavo: correttissima l'analogia tra il sito del governo italiano e le modalità della politica del nostro paese, entrambi dediti con solerzia ad evitare ogni contatto diretto col cittadino.
    Sarei stato curioso di vedere come era il portale del governo quando vi lavorava il professor Alfonso, magari i criteri di giudizio cambierebbero. Magari glielo chiediamo a lezione. Previa compilazione di un modulo di richiesta.

    RispondiElimina
  3. Davvero esauriente! Io ho invece provato a testarne l'effettiva solerzia nei contatti. Entro breve posterò le risposte visto che come volevasi dimostrare non tutti mi hanno preso in considerazione...

    RispondiElimina
  4. Credo che tutti e quattro i siti analizzati rispecchino (chi più chi meno) le caratteristiche dei governi che rappresentano. Quelli italiano e francese su tutti: nel primo caso l'assenza di una piattaforma di confronto col cittadino è sintomo di scarsa considerazione dello stesso, oltre che essere una scelta di comodo (non fare oggi quello potresti non fare mai..); nel secondo troviamo Sarkozy ovunque, come successo su tutti i giornali e telegiornali appena dopo il suo insediamento più per la telenovela con la Bruni che per quello che combina all'Eliseo.
    Per avere dei buoni esempi è meglio guardare oltre Manica e oltre Oceano.

    RispondiElimina
  5. Ti ringrazio per questo curatissimo post. Non sono potuta venire a lezione la scorsa settimana e, grazie ai vostri post, mi sono fatta una precisa idea di cosa si sia parlato. Complimenti anche per la scorrevolezza del linguaggio, sei riuscito a parlare in modo accattivante di una cosa che potrebbe risultare un pò ostica.

    RispondiElimina
  6. x Alessia: Ottima l'idea di testare la solerzia dei contatti. Io ho intenzione di fare la stessa cosa coi giornali online (primo perchè aso solo scribacchiare in inglese, secondo perchè mi interessa di più l'ambito). Quando avrò raccolto le risposte, potremo confrontarle con le tue dei siti istituzionali!
    Mi sa che sarà una bella gara..

    RispondiElimina
  7. x Amelia: diciamo che mi sono buttato. Mi rendo conto di essermi lasciato andare a giudizi del tutto personali ma, in fin dei conti, se il blog dev'essere una sorta di diario, credo sia giusto esprimere il proprio pensiero. Nel caso dei siti istituzionali, vedo che molti la pensano come me..

    RispondiElimina
  8. Politica e amministrazione italiana sono impermeabili al progresso multimediale. Lo vediamo dal sito del governo e dalle pagine degli enti comunali.
    La politica una volta era fatta per il cittadino, in modo da agervolarlo nella sua vita sociale sfruttando ogni mezzo possibile (oggi il web, penso sia un media efficacissimo in tal senso). Ultimamente noto che la dimensione politica si sia trascinata più su un piano privatistico e tendente al risparmio economico, soprattutto nei servizi pubblici, in cui, invece, non si dovrebbe badare alle spese. Tutto a danno della comunità!

    RispondiElimina
  9. Siamo già a 100 POST !! Confronta i tuoi articoli e quelli dei tuoi compagny di corso...

    RispondiElimina