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venerdì 29 maggio 2009

TGblog: terza edizione

ANNIVERSARIO: I 10 ANNI DEL BLOG
Ha dieci anni o dodici? Dieci da quando Peter Merholz scrisse, maggio 1999, "we blog", inteso come noi blogghiamo, sulla fascia laterale del suo sito. E in quel momento il gergo tecnologico si fece verbo nell'uso comune e nei vocabolari, oltre che sostantivo ("weblog"), com'era già. Da quando, dodici anni fa, forse quindici, i pionieri avevano cominciato a sperimentare un modo per "auto pubblicarsi" i loro testi e foto senza chiedere permesso a nessuno. Dieci anni e più di 150 milioni di blog più tardi, il mondo si è "blog-formato" senza saperlo. Ci siamo abituati a siti che dettano la legge del gossip, alla Cina che litiga nei blog, e dove i blogger sono arrestati, all'Iran dove qualcuno di loro è morto in carcere. E ai blog che si trasformano in giornali - qualcuno chiama ancora così l'"Huffington Post", una corazzata da 50 collaboratori e passa.


MICROSOFT LANCIA BING, MOTORE DI RICERCA ANTI-GOOGLE
Microsoft rilancia la sfida a Google sul terreno dei motori di ricerca, lanciando Bing, che gia' propone sul portale Msn in Usa. Steve Ballmer, ad della societa', ha presentato Bing in anteprima a una conferenza sul futuro digitale organizzata dal Wall Street Journal, in vista del debutto pubblico previsto per il 3 giugno. Il motore di ricerca si presentera' su una nuova pagina web (http://www.bing.com/) e permettera' di vedere in anteprima le pagine web, prima di aprirle.


CONTRO POTENTI E NUOVI RICCHI, IN CINA È RIVOLTA ONLINE
Passa per Internet la nuova protesta dei cinesi contro la nomenklatura. La mobilitazione prende spunto anche da fatti di cronaca nera, che rivelano il risentimento popolare verso i potenti. La cameriera di un karaoke-bar uccide a pugnalate un avventore che la molestava sessualmente; la polizia l'arresta ma il popolo di Internet prende le sue difese quando apprende che il cliente ucciso era un gerarca locale del partito comunista. In un altro caso la polizia ha dovuto fare un imbarazzato dietrofront dopo avere rilasciato un rampollo di buona famiglia che al volante della sua fuoriserie aveva ucciso un pedone sulle strisce; anche qui è il furore sui siti online che ha messo a nudo la corruzione dei poliziotti. E a Nanchino quando la polizia ha pestato una studentessa, i suoi compagni si sono mobilitati grazie a Twitter e ai blog.


IN ITALIA 21, 2 MILIONI DI UTENTI WEB
Nel mese di aprile 21,23 milioni di italiani hanno navigato sul web, trascorrendo in media 19 ore in rete e visitando 1.790 pagine. I dati emergono da un rapporto di ComScore, che ha preso in esame 17 Paesi europei. Per numero di utenti unici l'Italia e' quinta in Europa. Prima la Germania, con 40 milioni di utenti che in media ad aprile hanno navigato per 22 ore e aperto 2.601 pagine. Seguono Gb (36,82 milioni, 2.482 pagine e 29 ore), e Francia (36,35 milioni, 2.791 pagine, 28 ore).


INTERNET: BRUNETTA, NO A USO PRIVATO SUL LAVORO
Internet, per i dipendenti pubblici, puo' essere una valida risorsa ma anche creare guai, perfino all'amministrazione. Cosi' il ministro per la Pubblica amministrazione Renato Brunetta ha preso carta e penna, dando le direttive sull'utilizzo della rete e della posta elettronica sul luogo di lavoro e invitando i lavoratori a non 'navigare' per motivi privati. Secondo queste regole, chi lavora deve stare attento a non abusare della rete, in modo da non venir meno ai propri doveri, ma anche per non creare guai all'azienda. Il documento ricorda che i dipendenti hanno "l'obbligo, sancito da norme di legge (anche di rilevanza penale) e di contratto, di adottare comportamenti conformi al corretto espletamento della prestazione lavorativa e idonei a non causare danni o pericoli ai beni mobili e agli strumenti a essi affidati".

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