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venerdì 1 maggio 2009

www.asca.it


Struttura - Essenziale, se non minimalista: rispecchia al meglio la natura dell’agenzia di stampa. L’homepage offre una sezione principale dedicata alla copertina, ovvero alle notizie più calde. Discutibili le scelte di adottare uno sfondo in rilievo grigio sfumato che non facilità la lettura (anche se serve a staccare i titoli principali dal resto del sito) e l‘inserimento in alto a sinistra di una foto che fa riferimento alla notizia più importante ma che è da essa scollegata. La struttura delle varie sezioni del sito è semplice: selezionando la pagina, si apre un elenco di takes in ordine d’orario (partendo dal più recente, ovviamente) e cliccando su ognuno di essi si può leggere l’agenzia per intero. A differenza di altre agenzie di stampa online, Asca non genera ulteriori contenuti legati alla singola notizia (vedi approfondimenti o speciali in Ansa) e quindi resta ben lontana dall’impostazione dei giornali online. Una pecca (non di poco conto) è la mancanza di una mappa del sito.

Linguaggio - Fra tutte le italiane, Asca è la più vicina al linguaggio (contenuto e forma) delle agenzie di stampa. Ogni notizia conserva luogo, data e sigla di chi l’ha scritta, non viene rielaborata in funzione del web (non vi sono foto, video, commenti o collegamenti esterni).

Contatti - Nota dolente: va bene l’essenzialità, ma dare solo il nominativo del direttore (Sonzogno) è troppo riduttivo anche per una redazione che conta “solo” 40 giornalisti. Ecco perché la sezione dei contatti è piuttosto spoglia, a discapito della trasparenza. Non vi sono immagini o nomi (a parte quello del direttore) e i recapiti sono ridotti al minimo sindacale: mail, indirizzo, telefono e fax risalgono tutti a strutture (redazione, ufficio commerciale ed amministrativo) non a persone.

Utilità - Per chi cerca l‘informazione al netto delle agenzie di stampa, il sito dell‘Asca offre il servizio ideale. Asciutta ed essenziale, l‘homepage permette di accedere alle notizie principali e a tutte le sezioni del sito, attraverso una tollbar (sempre presente insieme al news ticker contenente le ultima ora) o ad un elenco di link più dettagliati posti nella colonna di sinistra. Peccato però che alcuni contenuti accessibili gratuitamente su altri siti, siano in questo sito a pagamento (prima fra tutte la rassegna stampa) e a parte nella homepage, in tutte le altre sezioni non vengono adeguatamente segnalati: capita quindi all’utente inesperto d’imbattersi in pagine di autenticazione che prevedono la registrazione al sito tramite la compilazione di un modulo di richiesta da spedire via web.

Rapporto con la stampa - Nella sezione di autopromozione, vengono elencate (in forma testuale, senza link più approfonditi) una serie di testate giornalistiche nazionali che fanno riferimento alle notizie dell’agenzia. La parte più corposa di collaborazioni (anche commerciali) si riferisce invece ad enti pubbliche e privati.

Relazione con gli investitori - Non esiste una sezione dedicata ai prodotti o alla pubblicità. L’unica concessione è la presenza di un box (sempre presente nella colonna di sinistra) che visualizza a scorrimento i marchi dei partners. Dalla presentazione dell’agenzia, possiamo però capire che i principali fruitori dei servizi a pagamento (che possiamo considerare i veri investitori) sono i grandi gruppi aziendali statali (come l’Eni), gli istituti bancari (come Banca d’Italia), le associazioni (come Confidustria) e le istituzioni pubbliche (vedi Quirinale, Senato ecc..).

Sfruttamento del web - Esiste una sezione apposita per i contenuti multimediali, dove possiamo trovare (ordinati cronologicamente e non per tematica) gallerie fotografiche, audio e video (questi ultimi estrapolati direttamente da YouTube). Il sito offre anche la possibilità di ascoltare l’edizione radiofonica di Governo.it, peccato che sia ad accesso protetto. Manca infine ogni piattaforma d’interazione con l’utente (niente blog giornalistici o forum).

Proposte di lavoro - Completamente assente: non esiste una sezione dedicata alle proposte lavorative o quanto meno un indirizzo per l’invio di curriculum. L’unico modo per mettersi in contatto con l’Asca restano i tre recapiti (quattro con l’indirizzo e-mail del direttore) già presi in esame nel paragrafo dei Contatti.

2 commenti:

  1. trovo che il sito dell'asca sia il migliore tra quelli delle agenzie italiane, ha più la forma di agenzia di stampa. è pero anche da segnalare il sito dell'apcom, con il grafico in continuo aggiornamento sulle notizie più lette. mi sembra quello un dato abbastanza interessante per vedere l'interesse negli utenti.

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  2. Vero, in materia di agenzie di stampa italiane, credo che l'Asca abbia il sito più coerente. Ammesso che la coerenza paghi in un contesto globale in cui tutto dovrà aggiornarsi sotto l'aspetto multiediale.

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